Impresa di Famiglia

ore 21.30 spazio officina

di Ivan e Pierpaolo Palladino, mise en espace a cura di Pietro Bontempo.

 

Le piccole e medie aziende rappresentano oggi una realtà economica che molti politici ed economisti definiscono “la spina dorsale dell’economia italiana”, dall’orgoglio del nord est imprenditoriale alle nuove realtà in crescita del meridione. Ma tali aziende, dalla “fabrichetta” alla pompa di benzina, pur reggendosi su una morale che trova nella famiglia stessa il nucleo operativo che ne guida le sorti, si trovano nella condizione di dover navigare a vista in un mare di incertezze che vanno dalle condizioni del mercato stesso, imprevedibile e ingovernabile, all’incertezza del credito, all’esosità delle banche e dei loro interessi.


Il testo mostra proprio una singola ma emblematica giornata passata in un’azienda a conduzione familiare e da vita a sei personaggi che ruotano intorno ad essa: da Bruno, fondatore e presidente della stessa, con un passato rampante e un presente sempre più affaticato da ansie e problemi con il socio, a Lorenzo, suo figlio, più giovane e determinato di lui che vuole dimostrare al padre  di essere un degno erede. Ma ciò che per Bruno è motivo di orgoglio, un figlio capace e determinato è, per lo stesso motivo, anche fonte di preoccupazione e contrasto, convinto com’è che ancora non sia giunto il momento per lui di farsi da parte. Ai rapporti di amore-odio che caratterizzano le polemiche tra padre e figlio si affianca anche Chiara, la moglie di Lorenzo che lavora con lui in azienda ma rivendica per se una maggiore attenzione da parte del marito. Intorno ai tre personaggi della famiglia ruotano: Sergio,  il capo operaio che vorrebbe sistemare il figlio neo-laureato e disoccupato, Cecchini, il venditore anziano, ormai stanco e demotivato rispetto al lavoro e Silvio, il giovane impiegato in prova, voluto da Lorenzo, ma che deve difendere con i denti il suo impiego nell’azienda perché osteggiato da Sergio che cerca di tagliargli le gambe per sostituirlo con il proprio figlio.
Ognuno quindi si trova ad essere vincolato all’altro in rapporti intermittenti di alleanze e contrasti che condizionano i rapporti umani alle esigenze di un lavoro così alienante da far sorgere, soprattutto a Bruno e Lorenzo, una legittima domanda: ma l’azienda è mia o sono io ad essere schiavo dell’azienda ?

 

Per l’attualità del testo e per la sua capacità di entrare nel vivo di problemi esistenziali legati al mondo del lavoro il testo è stato segnalato come finalista al Premio Enrico Maria Salerno del ’98 e pubblicato su Histryo.

 

Attori:

Bruno Alessandro
Pietro De Silva 
Fabio Bussotti 
Daniele Monterosi 
Sante Paolacci 
Caterina Misasi
 
Regia di:
Pietro Bontempo
 
Aiuto regia:
Maddalena Capponi
 
Scene:
Sandro Scarmiglia


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